Era il 10 maggio 2021 quando il gruppo politico-paramilitare palestinese di ‘Hamas’ ha avventato un attacco missilistico a Israele. Da questa aggressione ne scaturì un’immediata evacuazione degli ebraici al muro del pianto. Il motivo di questo gesto è dovuto al piano espansionistico di Israele da parte di Netanyahu. Costui ha recentemente occupato il quartiere palestinese di Gerusalemme Est (chiamato Sheikh Jarrah) distruggendo diverse costruzioni e costringendo i palestinesi ad abbandonare le loro dimore. Questi colpi teatrali sono già, purtroppo, conosciuti alla letteratura (basti pensare ai fatti accaduti nel 1948 con la fondazione dello Stato di Israele).
Notizia recente è quella relativa agli scontri intercorsi tra la polizia israeliana ai palestinesi presso la Spianata delle moschee, a Gerusalemme, sia fuori che dentro l’imponente Moschea di Al-Aqsa. Rimasero feriti più di 300 palestinesi come riportano i dati della Mezzaluna Rossa (corrispettivo della Croce Rossa occidentale).
Da quel 10 maggio si sono riportate su vari mass media occidentali tutta una serie di violenze, atti poco compresi e mal narrati. Israele ha risposto ad Hamas bombardando pesantemente sulla tristemente nota Striscia di Gaza. Ciò ha provocato la morte di diversi civili tra cui bambini. Oltre a ciò, come se non bastasse, sono stati colpiti i seimila obiettivi sensibili palestinesi, tra cui un centro di intelligence, e sono stati uccisi vari membri di Hamas. Tre giorni dopo dall’inizio degli scontri Israele ha richiamato all’ordine le truppe di terra per un’invasione, invece Hamas ha lanciato 1.750 razzi.
Facciamo chiarezza: Cos’è Gaza? Cosa rappresenta?
Da anni Gaza rappresenta l’elemento focale di questo conflitto tra Israele e Palestina che va avanti da anni. Questo fazzoletto di terra, confina con Israele ed Egitto, è da sempre teatro di morte e violenza ed è luogo di rifugio per milioni di palestinesi durante gli anni d’espansionismo israeliano.
Un conflitto che va avanti da anni: Perché?
Tutto nacque con la fondazione dello Stato di Israele che obbligò migliaia di palestinesi ad abbandonare le loro case col fine di ‘fare spazio’ ai nuovi arrivati ebraici. Dopo alle sanguinose guerre dovute al secondo conflitto mondiale e all’olocausto, i membri del Patto Atlantico avevano pensato di riparare i danni agli ebrei della diaspora concedendo loro la famosa ‘Terra Promessa’ da sempre bramata, fin dai tempi dell’Impero Romano. Coloro che sopravvissero al nazismo furono testimoni della creazione di uno Stato proprio la cui fondazione gettava le sue radici sulla violenza: sradicare i palestinesi dal loro territorio.
Chi è Hamas?
Come abbiamo accennato precedentemente, i fatti che si stanno svolgendo in queste ore sono figli di lotte e odio cristallizzati nel tempo.
Il conflitto tra Israele (da sempre sostenuto dalle potenze del Regno Unito e dagli USA) e la Palestina provocarono morti in entrambi i paesi e la nascita di un gruppo armato palestinese, il più noto alle cronache è Hamas, che aveva “l’obiettivo” di rivendicare le terre sottratte ingiustamente. Fondato nel 1987, Hamas, è un braccio operativo dei Fratelli Musulmani di matrice islamico. Attualmente il timone è tenuto da Isma’il Haniyeh anche se il leader di Gaza è Mahmood Abbas (conosciuto da molti anche con l’appellativo di Abu Mazen) presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina.
Il fine di Hamas è quello di far tornare la Palestina alla condizione pre-cambiamento. Ciò può avvenire a loro detta solo ‘attraverso la guerra’.
Una disputa senza fine
Nelle ultime giornate il fuoco sta continuando ad alimentare questa disputa che non ha mai smesso di placarsi. Una nuova guerra fatta di sirene antiaeree che riecheggiano a Tel Aviv e Gerusalemme impaurendo la popolazione e potenze economiche mondiali che decidono di schierarsi da una parte al contrario dell’altra.
Un potente politico, il neo-arrivato alla Casa Bianca – Joe Biden – si è espresso a favore di Israele. Nel frattempo però i palestinesi che sfollano aumentano, la Striscia di Gaza è la sceneggiatura perfetta per i réportages giornalistici e la morte e la distruzione continua ad essere alimentata in un anno in cui la pandemia continua a rincarare la dose.
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